Come anticipato dalla nostra News del 7 aprile scorso, in accordo con il Governo, il 6 aprile 2021, è stato sottoscritto il Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro, che aggiorna e rinnova i precedenti accordi, su invito del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro della salute, tenuto conto dei precedenti provvedimenti adottati, ultimo il DPCM 2 marzo 2021.
Ecco in sintesi le principali raccomandazioni contenute nel protocollo:
- Informazione
- Accesso alla sede di lavoro
- Igiene in azienda
- Spazi comuni e spostamenti
- Organizzazione aziendale
- Gestione di una persona sintomatica in azienda
- Sorveglianza sanitaria, Medico competente e RLS.
Sempre il 6 aprile è stato firmato il Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro, al fine di contribuire alla rapida realizzazione del Piano vaccinale anti SARS-CoV-2/Covid-19.
“Il documento prevede che i costi per la realizzazione e la gestione dei piani aziendali (inclusi i costi per la somministrazione), siano interamente a carico del datore di lavoro, mentre la fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe/aghi) e la messa a disposizione degli strumenti formativi previsti e degli strumenti per la registrazione delle vaccinazioni eseguite è a carico dei Servizi Sanitari Regionali territorialmente competenti.“
Per saperne di più visita le pagine del sito del Ministero della Salute.
Non appena in possesso delle linee operative definite, saremo in grado di capire come dovrà essere gestita la cosa, visto che il Protocollo Nazionale, le Indicazioni ad Interim di INAIL e il Disciplinare di Regione Lombardia del 25 marzo scorso presentano alcuni aspetti da chiarire.
In ogni caso non sarà una cosa possibile nel giro di pochi giorni, visto che pare chiaro si debba attendere che siano vaccinate le categorie fragili e gli over 60 anni.
Tutto questo ammesso ci sia disponibilità di vaccini che possano essere gestiti facilmente sotto il profilo della catena del freddo.
Detto questo, sarà nostra cura informarvi tempestivamente non appena possibile.