ATS Milano: indicazioni gestione contatti per i medici competenti

ATS Milano Città Metropolitana in data 12 agosto ha provveduto a diramare alcune indicazioni per la gestione dei contatti da Covid-19 da parte dei medici competenti.

In particolare:

Definizione di contatto stretto:
• una persona che vive nella stessa casa di un caso COVID-19;
• una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso COVID-19 (per esempio la stretta di mano);
• una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso COVID-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);
• una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti;
• una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso COVID-19 in assenza di DPI idonei;
• un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
• una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.

Vanno identificati coloro che hanno avuto contatti stretti con il caso da due giorni prima dell’insorgenza dei sintomi fino all’isolamento del paziente.
In caso di persona sempre asintomatica, la finestra temporale per la ricerca dei contatti va da 48 ore prima l’effettuazione del tampone positivo fino all’isolamento.

Cosa fare se un lavoratore è positivo al Covid 19?
ATS comunica al datore di lavoro e al Medico Competente che è pervenuta la segnalazione di positività in un dipendente fornendo le informazioni ricavate dall’inchiesta epidemiologica utili per attivare il protocollo sanitario (es. sede di lavoro, data inizio sintomi, data ultimo giorno di lavoro).
Si precisa che, nelle situazioni in cui il malato non sia in grado di rispondere, le informazioni saranno raccolte attraverso i familiari e richiederanno pertanto una verifica più puntuale da parte dell’azienda.
Al Medico Competente sarà fornito il nome del positivo per l’identificazione dei contatti stretti da sottoporre a sorveglianza.
ATS richiederà l’elenco dei contatti stretti identificati dal Medico Competente, in collaborazione con il Datore di lavoro, in base a un format elettronico preciso (non saranno processati elenchi trasmessi con altri formati o incompleti); questi elenchi saranno gestiti da ATS per informare i MMG dei soggetti posti in quarantena.
In base alle recenti disposizioni ministeriali, il caso potrà rientrare a lavoro previo esito negativo di un solo tampone naso-faringeo di controllo, molecolare o antigenico, effettuato non prima di 10 giorni dal riscontro di positività, purché nei sintomatici siano trascorsi almeno 3 giorni senza sintomi.
In caso di positività da variante beta (sudafricana), l’isolamento si concluderà dopo almeno 10 giorni come sopra specificato ma solo con tampone molecolare negativo.
Per il rientro a lavoro, oltre i 21 giorni, se la positività persiste, è comunque necessario un tampone antigenico o molecolare (solo molecolare in caso di infezione da variante beta).

Istruzioni sorveglianza contatti stretti di casi
I colleghi identificati come contatti stretti devono
seguire le indicazioni di seguito riportate a seconda delle differenti casistiche:
a. Contatto stretto vaccinato con ciclo completo concluso da almeno 14 giorni: la quarantena si conclude dopo esito negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato non prima di 7 giorni dall’ultimo contatto (esempio: ultimo contatto con il caso il 02 giugno, tampone effettuato a partire dal 9 giugno compreso). Se il tampone non viene eseguito, la quarantena si conclude dopo 14 giorni dall’ultimo contatto.
b. Contatto stretto NON vaccinato o con ciclo incompleto o concluso da meno di 14 giorni: la quarantena si conclude dopo esito negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato non prima di 10 giorni dall’ultimo contatto (esempio: ultimo contatto con il caso il 02 giugno, tampone effettuato a partire dal 12 giugno compreso). Se il tampone non viene eseguito, la quarantena si conclude dopo 14 giorni dall’ultimo contatto.
NB: solo nell’evenienza in cui il contatto non vaccinato sia collegato a un caso Covid con variante beta (sudafricana) sospetta (se c’è un link epidemiologico) o confermata (esito sequenziamento noto), il contatto non esce dalla quarantena in assenza di tampone (antigenico o molecolare) negativo. In pratica lo si gestisce come prima gestivamo i contatti di variante non UK.

Sorveglianza dei contatti di casi Covid 19 con confermata variante
Qualora in azienda dovesse essere individuato un caso Covid 19 con infezione confermata da variante beta (sudafricana), sono previsti specifici protocolli:

a. Individuazione e quarantena non solo dei contatti stretti ma anche di quelli occasionali (vedi definizione più sotto).
ATS richiederà l’elenco di tutti i contatti (stretti e occasionali) identificati dal Medico Competente, in collaborazione con il Datore di lavoro, in base a un format elettronico preciso (non saranno processati elenchi trasmessi con altri formati o incompleti);
b. La quarantena dei contatti si conclude con tempistiche differenti a seconda che il caso sia vaccinato o meno, come di seguito specificato:
• vaccinato con ciclo completo concluso da almeno 14 giorni: la quarantena si conclude dopo esito negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato non prima di 7 giorni dall’ultimo contatto (esempio: ultimo contatto con il caso il 02 giugno, tampone effettuato a partire dal 9 giugno compreso).
• NON vaccinato o con ciclo incompleto o concluso da meno di 14 giorni: la quarantena si conclude dopo esito negativo di un tampone molecolare o antigenico effettuato non prima di 10 giorni dall’ultimo contatto (esempio: ultimo contatto con il caso il 02 giugno, tampone effettuato a partire dal 12 giugno compreso). La quarantena si conclude solo a seguito di tampone negativo.
c. Nella settimana successiva al termine della quarantena è prevista una sorveglianza passiva dei contatti invitando la persona a contattare il proprio medico curante in caso di comparsa di sintomi sospetti, ribadendo di attenersi sempre scrupolosamente alle misure anti-covid (distanziamento, uso costante della mascherina).

CONTATTO OCCASIONALE
▪ una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, a distanza minore di 2 metri e per meno di 15 minuti;
▪ una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) o che ha viaggiato con un caso COVID-19 per meno di 15 minuti;
▪ un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19, provvisto di DPI raccomandati;
▪ tutti i passeggeri e l’equipaggio di un volo in cui era presente un caso COVID-19